Azienda

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Ci sono due cose durature che possiamo lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali

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William Hodding Carter II

Chi siamo

Le Sorelle Bianchi Michiel

Il richiamo alle origini non si può ignorare. Si può andare lontano, si può crescere altrove, ma chi nasce con la gioia della vendemmia e con i profumi della cantina rimarrà sempre legato alla propria terra. Per la vita. Dal 1548 a oggi la tradizione non si è mai interrotta. Dagli Angarano ai Formenti, dai Gradenigo ai Pisani, dai Michiel ai Bianchi Michiel, la via del vino porta sempre ad Angarano.

La nostra storia

Era il 1998 quando le cinque sorelle Bianchi Michiel hanno ereditato dal padre Ruggero la proprietà e, dopo un importante processo di trasformazione aziendale avvenuta nel 2003, essenziale per posizionarsi e guadagnarsi quella fetta di mercato dove la qualità dei vini è sempre maggiore, reimpiantano i vigneti per dare vita a nuova realtà che verrà presto riconosciuta in tutto il mondo.

Poi il 2020, il futuro. Sempre più convinte che la terra sia un motivo essenziale di vita e di prosperità per l’intero complesso, coinvolgono l’ultima generazione. E con la stretta collaborazione del loro enologo Marco Bernabei, proseguono su nuove strade: LE VIE ANGARANO, un nuovo progetto, una nuova eredità.

E’ con grande orgoglio che oggi le sorelle Bianchi Michiel possono dire di aver riconfermato il destino che il Palladio aveva immaginato per la loro villa: non solo residenza ma anche fulcro di un’attività agricola. Casa e Terra. Una cosa sola. Inscindibile.

passione

La nostra filosofia

Rinascere sempre. A ogni primavera. E rinascere con Amore perché è solo con Amore che il lavoro si trasforma in Passione, che la Passione diventa il motto della vita, che la vita si traduce in mosto, che il mosto diventa nettare, e il nettare si fa eccellenza!

La Cantina

Nella Cantina di vinificazione si respira dinamismo e modernità. È l’arnia dell’azienda, l’emblema dell’operosità. Qui si trasforma la materia prima per preparare le basi dei buoni vini. Tutto brilla di acciaio, tutto è monitorato giorno dopo giorno con strumenti nuovi e all’avanguardia, ma senza mai trascurare il sapere dei “vecchi”, un sapere che ci hanno tramandato con grande saggezza.

La barricaia

 

Entrando nella corte dal grande portone di legno color mattone, lasciatevi il vecchio portico con le sue colonne sulla sinistra e il muro di edera sulla destra. Superate l’aia, andate oltre il bel tiglio e passate sotto la vecchia pergola di uva fragola. Davanti a voi c’è un altro portone identico a quello che avete già varcato. Entrate perché siete arrivati. E’ qui che l’azienda si fa eccellente.

Siamo nella barricaia, dove si creano i grandi blend che parlano del nostro territorio. E’ la gestazione di un tempo che non ha fretta. Qui, il vino riposa e matura nelle sue piccole botticelle di rovere stagionato. Il silenzio è una sinfonia e le luci soffuse sfumano ombre lunghe su un ampio soffitto a volta. Basta chiudere gli occhi per percepire quello che diventerà: un trionfo di sapori, di profumi, e di colori intensi.

Il granaio

E poi c’è il granaio, un’altra storia, un’altra seduzione. E’ uno spazio unico, grande, che si estende per tutta la lunghezza della barchessa ovest. L’aria che si respira è incantata, il sole dell’Est entra da grandi finestroni di vetro soffiato a mano e forma fasci luminosi sul pavimento. E’ qui che la Vespaiola appassisce per la produzione del Torcolato. E’ qui che il tempo regala tutta la sua dolcezza ai grappoli migliori.

Villa Angarano

Villa Angarano è una villa veneta a Bassano del Grappa in provincia di Vicenza. Fu concepita da Andrea Palladio nel 1548 su commissione del suo grande amico Giacomo Angarano.
Oggi è di proprietà delle cinque sorelle Bianchi Michiel, un’antica famiglia di origine dogale che con tutta la tradizione dei loro avi, porta avanti un progetto che dura da cinquecento anni.
Villa Angarano non è solo vissuta come residenza di famiglia ma è anche luogo culturale e sede di numerosi eventi.
Le barchesse che affiancano il corpo padronale, l’antica scuderia con le sue mangiatoie originali in ferro battuto, con i suoi box di legno e le vecchie targhe con i nomi dei cavalli, la chiesetta gentilizia con le statue di Giacomo Cassetti, il parco, gli alberi secolari, la piccola casa affrescata in cui abitavano i fagiani, tutto questo, tutto quanto fa rivivere un passato remoto. Un tempo che non racconta solo la storia di una villa, ma racconta la storia di tante vite, di tutte quelle generazioni che non dovrebbero mai essere dimenticate.
Villa Angarano è patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1996.